Benessere

Estetica dentale: tutto quello che devi sapere prima di scegliere le faccette

Estetica dentale tutto quello che devi sapere prima di scegliere le faccette

Un sorriso curato può cambiare il modo in cui ci presentiamo al mondo, ma dietro l’apparenza perfetta delle faccette dentali c’è un processo complesso che merita di essere compreso. Prima di intraprendere questo tipo di trattamento, è fondamentale conoscere bene le tecniche, le implicazioni e i limiti, per fare una scelta realmente consapevole.

Cosa sono le faccette dentali e quando ha senso prenderle in considerazione

Le faccette dentali sono sottili gusci, spessi tra 0,3 e 1 millimetro, applicati sulla parte esterna dei denti anteriori. Vengono realizzate principalmente in ceramica, come il disilicato di litio o la porcellana feldspatica, oppure in resina composita. Le prime garantiscono una resa estetica eccellente e una lunga durata, grazie alla loro resistenza a usura e macchie. Le seconde, invece, sono più economiche e rapide da applicare, ma tendono a scolorirsi e deteriorarsi più facilmente nel tempo.

Il trattamento prevede una preparazione minimale del dente: si rimuove solo una piccola parte dello smalto, tra 0,3 e 0,7 mm, per creare lo spazio necessario alla faccetta. Segue la presa dell’impronta, digitale o tradizionale, e la realizzazione di una simulazione estetica (mock-up) che permette al paziente di visualizzare in anticipo il risultato finale.

Questa soluzione è indicata per chi presenta discromie permanenti (come quelle da fluorosi o tetracicline), diastemi, denti leggermente storti, consumati o scheggiati. Può anche migliorare l’armonia complessiva del sorriso. Tuttavia, in presenza di problemi come bruxismo severo, carie attive, malocclusioni gravi o malattie gengivali, il trattamento può non essere consigliabile: in questi casi, esistono alternative più adatte.

Vantaggi reali e limiti da conoscere prima di scegliere le faccette

Il vantaggio principale delle faccette dentali è la trasformazione estetica del sorriso in tempi rapidi. Permettono di correggere numerose imperfezioni con un intervento minimamente invasivo, mantenendo la struttura del dente quasi intatta. Le faccette in ceramica, se curate con attenzione, possono durare più di dieci anni e offrire un effetto stabile, armonioso e realistico.

Ma non tutto è perfetto: ci sono anche aspetti meno entusiasmanti da valutare con attenzione. Innanzitutto, si tratta di un trattamento irreversibile. Una volta rimosso lo smalto, non si può tornare indietro. Inoltre, anche se resistenti, le faccette non sono indistruttibili: abitudini scorrette come mordere penne o unghie, o digrignare i denti, possono danneggiarle.

È utile chiarire anche cosa possono – e cosa non possono – fare davvero le faccette. Non risolvono problemi di masticazione, non sostituiscono l’ortodonzia nei casi complessi e non migliorano l’estetica dell’intera arcata: agiscono solo sui denti su cui vengono applicate.

Un ultimo punto spesso frainteso: non sono “denti finti”, ma rivestimenti sottili e personalizzati, progettati per integrarsi perfettamente nel sorriso del paziente. Ogni dettaglio – forma, proporzione, colore – viene studiato su misura, tenendo conto del volto, della pelle e delle aspettative di chi le indosserà.

Cosa aspettarsi dal trattamento: tempi, costi e decisioni da prendere insieme al dentista

Il percorso inizia con una visita approfondita. Il dentista analizza la struttura dentale, valuta la salute generale della bocca e ascolta le esigenze del paziente. Da qui parte uno studio estetico del sorriso che può includere fotografie, impronte digitali e la creazione di una simulazione provvisoria per visualizzare il risultato finale.

Una volta approvato il progetto, si procede con la limatura dei denti, che è minima ma necessaria. L’applicazione delle faccette definitive richiede solitamente da due a tre sedute, con tempistiche complessive che vanno da una a tre settimane. In alcuni casi, è possibile realizzare faccette in composito direttamente in studio in un’unica giornata, anche se con risultati estetici meno sofisticati rispetto alla ceramica.

Sul fronte economico, i costi possono variare sensibilmente. Una faccetta in ceramica ha un prezzo medio compreso tra 700 e 1.200 euro a dente, mentre una in composito diretto può costare tra i 300 e i 500 euro. Le variabili che incidono sono molte: numero di denti trattati, materiali scelti, complessità del caso, qualità del laboratorio e competenza dell’odontoiatra.

Fondamentale in tutto il processo è la comunicazione con il professionista. Le decisioni estetiche – dalla forma al colore – devono essere condivise e discusse insieme, servendosi anche di immagini di riferimento, prove su mascherine e rendering digitali. Una buona consulenza iniziale è spesso la chiave per capire se le faccette sono davvero la scelta giusta per il proprio sorriso.

La vera estetica nasce dalla salute e dalla personalizzazione: non esistono sorrisi perfetti, ma solo sorrisi autentici, costruiti insieme a chi sa ascoltarti.

 

Similar Posts